Crumble improvvisato alle pesche (Ciao, settembre)

Con settembre ho sempre avuto un rapporto conflittuale. Nelle mie estati in Versilia da bambina bastava un acquazzone di fine agosto per farmi annusare che l'aria era cambiata. Potevamo anche continuare ad andare in bicicletta al mare o metterci le magliette a mezze maniche, certo, ma nessuno poteva convincermi: l'estate era finita. Punto.
Detestavo soprattutto l'obbligo dei bilanci e dei buoni propositi. A un certo punto però, ho smesso di farli e ho preso il buono di settembre. L'aria fresca e pulita, la luce chiara, Emma che si prepara a nuove avventure. Un grembiule bianco e rosa è nell'armadio che aspetta di essere rinnovato la prossima settimana, così come le scatole immacolate di pennarelli e pastelli. L'aria di nuovo aiuta soprattutto questo settembre, per me così pieno di cose da imparare, non sempre facili. E che avrei voluto imparare con più calma.

Per salutare l'estate che - come avevo decretato a giugno - è stata la stagione delle pesche (ne ho mangiate un quintale, in ogni forma. Perché io non vado a fissazioni, no), l'altra sera ho sbucciato le ultime pesche nella fruttiera, le ho fatte a pezzetti e ho improvvisato un crumble.

COSA SERVE
100 grammi di farina
50 grammi di burro
50 grammi di zucchero

3 pesche
1 cucchiaio di zucchero di canna (se lo avete)
un tocchetto di burro
nocciole

Sbucciate le pesche e tagliatele a pezzetti, mettetele in una padella con zucchero e burro finché non si ammorbidiscono e si ritira un po' il succo.
Con le dita impastare farina, zucchero, burro ammorbidito. In delle piccole ciotole versare le pesche e sopra sbriciolare l'impasto. Se volete, aggiungete delle nocciole pestate grossolanamente con una tazza.
In forno a 180 gradi per una ventina di minuti.




Un po' di nostalgia, un po' di cose da imparare per diventare grandi. La prospettiva Nevsky di Franco Battiato



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